Accoglienza nelle chiese : welcoming new faces [en]

[en] Welcome in churches

(Monica goes on from the previus post “Help the tourists lost“) We went on a Sunday morning to attend the mass in a church in the vicinity ‘of downtown Toronto. At the end, withouth knowing us, the parisher invited us to join them for a breakfast together, in exchange for a few dollars to offer to the Church. The priest also stopped at our table to ask where we come from, what we had in plan to visit etc.. Even if we were strangers to them, they were welcoming and gave us happlily confidence.
This enjoyable experience contaged us even when we got back home.
We were in a church, always on vacation, and a foreign gentleman asked us what time the Mass was.Not knowing it, we answered that we were turists and did not know it as well. Then we remembered the Canadian altruism, and we went to look at the whole Church Boards with the Liturgical timetable, we chased the man and told him. He very much enjoyed our hospitality, and we were also delighted to have helped a stranger, as had happened to us on previous occasions.

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(Monica prosegue da “Aiutare i turisti smarriti“) Siamo andati, una domenica mattina, in Chiesa in prossimita’ del centro a Toronto. Al termine, senza che conoscessimo nessuno, i parrocchiani presenti a Messa (che non ci avevano mai visto prima), ci hanno invitato ad unirsi a loro per una colazione tutti insieme, in cambio di pochissimi dollari come offerta alla parrocchia. Il Prete si è anche fermato al nostro tavolo per chiederci da dove venissimo, che cosa avremmo visitato, ecc. Nonostante eravamo per loro degli estranei erano accoglienti e ci davano tranquillamente confidenza.

Quest’esperienza piacevole ci contagio’ anche al nostro rientro a casa.

Eravamo in una Chiesa, sempre in vacanza, e un signore straniero ci ha chiesto a che ora fosse la S.Messa. Subito, non sapendolo, gli abbiamo risposto che non eravamo di lì e non lo sapevamo. Poi ci siamo ricordati dell’altruismo canadese, e siamo andati a cercare in tutta la Chiesa le bacheche con gli orari delle S.Messe, abbiamo rincorso il signore e glieli abbiamo detto. Lui ha apprezzato molto la nostra gentilezza, e anche noi siamo stati felici di aver aiutato uno straniero, così come era successo a noi nelle precedenti occasioni.

 

orari delle messe in mostra per i passanti

Aiutare i turisti smarriti : Help lost turists [en]

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(Jacopo) When I was on vacation with my family in Canada, every time we had a map in hand, without us asking anything to anyone, the Canadian local people approached us. They asked us if we needed help, and gave us with calm all directions to get to the destination.

One day, while visiting Toronto, we decided to call relatives in Italy. We asked pedestrians where was the nearest pay phone, and they answered, without showing any distrust: “Please take our cell phone and call.” We were stunned, we answer him: “Thank you very much, but we have to call in Italy, therefore may you tell us if you know of a public telephone nearby.” This episode particularly impressed me, ’cause personally Iit never occurred to me to give my phone to a stranger, I fear that they would steal it!

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(Jacopo) Quando ero in vacanza con la mia famiglia in Canada, ogni volta che avevamo una cartina in mano, senza che chiedessimo niente a nessuno, le persone locali canadesi si accostavano a noi. Ci chiedevano se avevamo bisogno, e ci davano con calma tutte le indicazioni per arrivare a destinazione.

Un giorno, mentre visitavamo Toronto, abbiamo pensato di chiamare i parenti in Italia. Abbiamo chiesto a dei passanti dove fosse il più vicino telefono pubblico, e ci hanno risposto, senza mostrare alcuna diffidenza: “Tenete pure il nostro cellulare e telefonate”. Noi, rimasti esterrefatti, gli abbiamo risposto: “Grazie mille, ma dobbiamo chiamare in Italia, quindi ci dica pure se conosce un telefono pubblico qui vicino”. Questo episodio mi ha colpito particolarmente, perche’ personalmente non mi e’ mai venuto in mente di prestare il mio cellulare ad uno sconosciuto, avrei paura che me lo rubino!

 

in the biggest town of Canada, people still behave friendly as in a village – la gente e’ molto amichevole nella citta’ piu’ grossa del Canada

Inuksuk e sassi in equilibrio [en]

sassi impilati su English Bay, Vancouver

Quando si approccia una costa sul mare o su un lago Canadese, e questa costa e’ ricca di sassi, immancabilmente si trovano costruzioni artistiche di sassi impilati in maniera curiosa, quasi a sfidare le leggi della fisica che tutto si direbbe a parte rimanere in piedi in quel modo. A volte si trovano dalla sera alla mattina. Qualcuno si diverte a stupire la gente che improvvisamente si trova davanti queste pile bizzarre erette come se durante la notte fossero passati di li’ degli alieni!

Ricordano molto gli Inuksuk delle regioni Artiche. Di cosa parlo? Magari lo si ricorda dal simbolo delle Olimpiadi invernali del 2010 a Vancouver. Sembrano degli omini di pietra (costruzioni anche grosse) che in origine servivano come segnali di orientamento nelle regioni Artiche, dove manca vegetazione ed elementi di orientamento visivo in un paesaggio piuttosto uniforme. Oggi se ne trovano diversi anche nelle città o in cima alle montagne o alle zone più turistiche, eretti come simbolo culturale.

inuksuk Vancouver

 

Cabane à sucre: il ristorante dello sciroppo [en]

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Cabane à sucre, or Sugar Shack, is a tradition that mainly concerns the province of Quebec, a kind of festival of maple syrup harvest that occurs at the end of the snow season, between March and April. I knew that the maple is an important tree in Canada, might be the leaf in the middle of the flag, might be that when you visit Canada there are vast expanses of forests lose-eye, the fact is that these trees are not just beautiful in autumn, but they are the famous for the maple syrup. I got invited a couple of times. “We go to the Cabane a Sucre, it’s outside Montreal, do not eat, you’ll eat all based maple syrup, then we stay there, we’ll do some games and dance” … Dunno, ok, let’s go. I don’t have a sweet tooth, so I did not understand how to eat lunch with maple syrup. When you go to the Cabane à Sucre (which is not ‘the gingerbread house of Hansel & Gretel, but a restaurant made as a chalet) you discover that syrup is not just about pancakes, but also to flavor soups, roast pork, ham, bacon, potatoes and lentils! Not only, in the back of the restaurant you can get a lollipop obtained from hot poured syrup on snow and pulled up with a stick! it’s over all a very fun and unique experience, if you pass in Quebec and Northern Ontario at that time of year, try it!

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La Cabane à sucre, o Sugar Shack, e’ una tradizione che riguarda soprattutto il Quebec, una specie di sagra di fine raccolta che avviene alla fine della stagione nevosa, fra Marzo e Aprile.  Io lo sapevo che l’acero e’ un albero importante in Canada, sara’ per la foglia in mezzo alla bandiera, sara’ che quando visiti il Canada ci sono delle distese immense di foreste a perdi-occhio, fatto sta che questi alberi non sono solo belli in autunno, ma ci fanno il famoso sciroppo d’acero. Mi invitarono un paio di volte. “Andiamo alla Cabane a Sucre, si fuori da Montreal, non mangiare che mangi la’ tutto a base di scirppo d’acero, poi si sta la’, si balla ci sono dei giochi”… boh, ok, andiamo. Io non sono appassionata di dolci, dunque non capivo come si faccia il pranzo a base di sciroppo d’acero. Quando vai alla Cabane à Sucre (che non e’ la casetta di marzapane di Hansel & Gretel, ma un ristorante fatto a chalet) scopri che lo sciroppo non serve solo sui pancakes, ma anche a insaporire zuppe, arrosto di maiale, prosciutto cotto, pancetta, patate e lenticchie! E non e’ finita qui, nel retro del ristorante puoi farti un lecca-lecca ottenuto dallo sciroppo colato a caldo sulla neve e tirato su con uno stecchino! Insomma, e’ un’esperienza molto divertente e singolare, se passate in Quebec o Nord Ontario in questo periodo, provatelo!

Snow Tubing: l’aquafun sulla neve! [en]

Non sono una montanara, dunque qualsiasi cosa si faccia con colline e neve per me sono delle rivelazioni!

a pochi Km a nord di Toronto (ma non solo) ci sono delle colline che in inverno sono adibite a Snow Tubing, ovvero, monti su delle ciambelle giganti gonfiate ad aria, e ti butti giu per la collina innevata! Potete vedere un video qui. Il divertimento e’ assicurato, soprattutto quando c’e’ poca gente e viene consentito di buttarsi giu’ in gruppo con slancio rotatorio che prosegue per tutta la discesa! Lo consiglio vivamente a chiunque ne abbia l’occasione, un solo consiglio, vestitevi bene e concedetevi una pausa allo chalet con bevanda calda ogni 2- 3 giri!

Gli scoiattoli: Squirrels [en]

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After so many years, still fascinate me these rodents with long tails and rapid movements.
It’s strange, but you see them everywhere, even in the inner city. Oh yes, because residential houses arrive up behind the downtown core, and it’s full of trees everywhere, in parks and front yards. And so the squirrels go from tree to tree, from roof to roof through branches and power lines. A curiosity. In Montreal are brown, and gray Beuge, while in Toronto are all blacks. If you see a black squirrel in Montreal think: Look, a torontonian squirrel. I do not know why. If anyone knows, please comment!

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Dopo tanti anni, ancora mi affascinano questi roditori con le code lunge e dai movimenti rapidi.

Sembrera’ strano, ma li si vede ovunque, anche nei centri delle citta’. Eh si, anche perche’ le case residenziali  arrivano fin dietro al centro, e di alberi ne e’ pieno ovunque, nei numerosi parchi e nei giardini di fronte alle case. E cosi’ gli scoiattoli passano da albero ad albero, di tetto in tetto tramite rami e fili della luce. Una curiosita’. A Montreal sono marroncino, beuge e grigio, mentre a Toronto sono tutti neri. Se vedi uno scoiattolo nero a Montreal pensi: Toh, uno scoiattolo torontiano. Non so perche’. Se qualcuno lo sa, prego commenti!